
Un notevole patrimonio culturale, a disposizione del pubblico, è costituito dalla biblioteca, fondata nel 1751 con il lascito di 3.000 volumi da parte del sacerdote Gaspare Giordano di Cocconato, per i chierici del seminario. L’arcivescovo Giacinto della Torre, dopo averla dotata di una grandiosa scaffalatura, la incrementò con la donazione della propria biblioteca nel 1814. Tra gli apporti più qualificati del secolo scorso è da segnalare quello del biblista don Giuseppe Ghiringhello, professsore di Sacra Scrittura nella facoltà teologica dell’università di Torino. All’inizio di questo secolo il bibliotecario don Ermanno Dervieux ne fece la prima schedatura. I lasciti più cospicui di questi ultimi anni sono rappresentati dalle biblioteche dei canonici di Corpus Domini, del seminario di Giaveno e soprattutto del defunto cardinal Michele Pellegrino, patrologo di fama internazionale; la consistenza di quest’ultima ammonta a 200.000 volumi e 1.200 riviste.