Lascito mons. Giuseppe Pollano

Nel corso del mese di ottobre 2015, grazie al contributo erogato dalla Fondazione CRT, la Biblioteca ha potuto avviare il progetto di inventariazione e catalogazione del lascito di circa seimila volumi appartenuti a monsignor Giuseppe Pollano (Torino, 1927-2010). Stretto collaboratore di quattro Arcivescovi – i Cardinali Pellegrino, Ballestrero, Saldarini e Poletto – fu responsabile diocesano della pastorale della cultura, della scuola e dell’Università e docente universitario di teologia spirituale presso la Facoltà teologica torinese.
Nei primi anni Settanta fece rinascere il gruppo dei Docenti Universitari Cattolici e fu assistente a livello regionale dell’Unione Cattolica Insegnanti Medi; appassionato sostenitore e animatore della neonata Radio Proposta, l’emittente fondata da un gruppo di seminaristi.
Prese parte ai grandi convegni ecclesiali nazionali di Loreto (dal 9 al 13 aprile 1985) e di Palermo (dal 20 al 24 novembre 1995); ancora maggiore fu il suo impegno nel Convegno diocesano “Cristiani e cultura a Torino”, voluto nel 1987 dal Cardinal Ballestrero come applicazione nella sua città di quanto maturato al Convegno di  Loreto, nel Sinodo diocesano voluto dal Cardinal Saldarini e nel Convegno “La Chiesa dialoga con la Città”, promosso dall’Arcivescovo Poletto, e da cui derivò il “Forum Chiesa-Città”: luogo di incontro tra Chiesa e rappresentanti delle istituzioni pubbliche.

Fu sacerdote molto noto in città grazie alla pluridecennale presenza presso il Santuario della Consolata, dove ebbe la sua residenza per tutta la vita: alla Messa domenicale delle 11 si radunavano fedeli da tutta la Diocesi per ascoltare le sue omelie. Don Pollano viene ricordato come sacerdote e formatore, maestro del clero ma anche maestro e animatore di credenti laici. E’ autore di oltre cinquanta pubblicazioni, soprattutto di teologia spirituale.
L’obiettivo finale del progetto è quello di salvaguardare una preziosa testimonianza dell’eclettica personalità di monsignor Pollano e dei suoi molti contatti con la realtà torinese e nel contempo renderne accessibili i testi.