La Biblioteca del Seminario di Torino ha ricevuto in dono nell’agosto 2018 la raccolta libraria di mons. Pietro Canova. Nell’intento di conservare e rendere disponibili alla consultazione i volumi raccolti dal sacerdote è stato presentato un progetto di riordino e catalogazione alla Fondazione CRT, che ha risposto positivamente alla richiesta di contributo: il lavoro è iniziato nel mese di gennaio 2020.
La raccolta libraria di monsignor Pietro Canova rispecchia il suo lungo impegno per l’America Latina, sia come missionario sia come collaboratore e docente presso il Centro Unitario per la Cooperazione Missionaria fra le Chiese, con sede a Verona.
Mons. Canova iniziò gli studi nel seminario di Giaveno e li proseguì a Chieri e a Torino; il 27 giugno 1948 fu ordinato presbitero dal cardinal Fossati.
Viceparroco a Racconigi (1949-1961) e alla Cattedrale di Torino (1961-1966) fu incaricato diocesano presso il GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione socio-religiosa, denominato fino al 2001 Gruppo di Ricerca e di Informazione sulle Sette); fu figura di riferimento del CUM di Verona (Centro Unitario per la cooperazione missionaria fra le Chiese), per il quale fu collaboratore e docente, e della missionarietà in Italia per decenni. Insieme con altri sacerdoti provenienti da diverse diocesi, è stato incaricato dalla CEI alla preparazione ed assistenza del personale missionario inviato da diocesi, congregazioni e ong in aiuto alle diocesi bisognose dell’America Latina, dove visse per un lungo periodo come missionario. Ha iniziato questo servizio negli anni ‘70: in particolare, don Pietro è stato responsabile delle Religiose italiane per quel Continente. Si adoperò per l’accompagnamento di numerosi istituti religiosi, soprattutto femminili, che si aprivano al servizio missionario di cooperazione tra le Chiese sull’onda del Concilio Vaticano II: ne accompagnò circa 85-90, seguendo le superiore nella valutazione di possibili aperture missionarie. Instancabile nei suoi continui viaggi, in Italia e in America Latina, in un dialogo fitto e delicato con le candidate alla missione, con le congregazioni e con i Vescovi latinoamericani che richiedevano aiuto.
È ricordato come “missionario dei missionari” impegnato nella formazione dei sacerdoti e delle religiose in partenza per l’America Latina.
Grazie a questa esperienza divenne un apprezzato docente, fine conoscitore del mondo latino-americano, iniziatore dei “Corsi di preparazione” per futuri missionari, preti, religiosi e religiose, laici; promotore di tante iniziative di formazione permanente per missionari e missionarie di quelle Chiese.
In seguito a questa attività sono nati organismi quali il SUAM (Segretariato unitario di animazione missionaria), la CIMI (Conferenza degli Istituti missionari), la FESMI (Federazione della stampa missionaria), tutti strumenti iniziali dell’animazione missionaria.
Inoltre, ha contribuito alla strutturazione della nascente Conferenza Episcopale Italiana, dando un contributo importante alla stesura dei documenti sulla missione, in particolare in collaborazione con il Card. Corti.
L’ultima sua attività lo portò alla guida del CEDOR di Verona (Centro di Documentazione Oscar Romero).