Giovedì 9 ottobre è stato inaugurato l’anno accademico 2025-2026 delle facoltà teologiche torinesi: la sezione locale della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, l’Istituto superiore di Scienze religiose e l’Università Pontificia Salesiana della Crocetta.
Il cardinale Roberto Repole, già Direttore della sezione torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, ha presieduto la Santa Messa d’inaugurazione. A studenti e docenti, nell’omelia ha ricordato che «non si può realmente studiare teologia, se non si è in qualche modo abitati dall’esperienza della preghiera. Chi non ha un rapporto autentico con Dio, chi non dà del “tu” a Dio non riesce a studiare veramente teologia». Il cardinale ha poi richiamato un detto dei Padri della Chiesa armeni: «”Nessuno spirito è più povero di quello di chi tenta, senza Dio, di costruire teorie su Dio“… Soltanto se c’è una relazione di amicizia con Dio, allora la teologia sgorga dal luogo più appropriato». Il testo integrale dell’omelia si trova sul sito dell’arcidiocesi di Torino.
Dopo la Messa, il Rettor Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, don Andrea Bozzolo, ha tenuto la prolusione d’inizio anno accademico sul tema “Teologia e sinodalità“. Svolgere una teologia sinodale significa «imparare a parlare e a pensare a partire dall’altro, integrare il pensiero altrui nel proprio – ha spiegato –. Lo stile del pensiero non può essere diverso dallo stile della vita: un pensiero che si lascia fecondare dal pensiero dell’altro». Don Bozzolo ha fatto riferimento all’esperienza del Sinodo dei vescovi celebrato nel 2024, rilevando come grazie al pensiero teologico l’assemblea sinodale ha potuto precisare il linguaggio delle proprie affermazioni e i teologi hanno imparato a lavorare sinodalmente: «È fondamentale fare teologia in modo sinodale, anziché in solitaria», ha concluso.
Foto: Juzzolo © (Pasquale Juzzolino) e Facoltà teologica











